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Convegno - Lessicografia bilingue e Traduzione: metodi, strumenti e approcci attuali  
 
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Matteo LEFÈVRE
Università di Roma “Tor Vergata”

Lingua e ideologia “borghese” nella lessicografia ispano-italiana del Cinquecento. La città come referente culturale nella fraseologia dei glossari e dei dizionari spagnolo-italiano nel XVI secolo.

A partire dal Cinquecento glossari, vocabolari e lessici di ogni natura divengono strumenti sempre più utili e urgenti davanti alla necessità di una comunicazione coerente e tempestiva tra nazioni e individui di paesi differenti, e in questo panorama fluido il mondo della tipografia e del mercato editoriale non si fa sfuggire l’opportunità commerciale offerta dalla domanda crescente di vademecum linguistici e di dizionari da parte di un pubblico cittadino sempre più vasto e dimestico di località, culture e genti diverse. Soprattutto tra le professioni e i commerci urbani è pressante la richiesta di mezzi che garantiscano una comunicazione rapida e proficua, e in questa direzione i lessici bilingue e plurilingue che si stampano nel Cinquecento sono i primi efficaci appigli per scavalcare le barriere culturali e linguistiche, che altrimenti potrebbero interferire con il propagarsi e il prosperare delle attività mercantili. Proprio per agevolare la comunicazione quotidiana, all’interno di svariati dizionari del tempo, molta importanza è concessa alla lingua d’uso, alla fraseologia, ai modismos ed alle formule ricorrenti della relazione di ogni giorno: in questa direzione, il repertorio terminologico che va a comporre queste opere lessicografiche non trova il proprio serbatoio nella pura ed immobile lingua della corte e dell’accademia, ma appunto nell’idioma fluttuante delle strade e delle piazze cittadine. Il criterio – pratico e ideologico – che prevale nella composizione di molti vocabolari bilingue e multilingue, e che ne progetta la finalità, è dunque quello dell’uso quotidiano, e ciò che anima tali progetti appare una visione del mondo che privilegia la Città rispetto alla Corte, un’ideologia vincolata alla realtà e alle necessità della borghesia più che all’universo “selezionatissimo” dell’aristocrazia.

Nel nostro lavoro, attraverso l’esempio di alcune autorevoli opere lessicografiche, desideriamo dunque indagare in questa direzione, analizzando le ragioni profonde – culturali, sociali, editoriali ecc. – che risiedono dietro la composizione di questi volumi, in cui si palesa con estrema forza l’ampio e aperto campionario dell’eloquenza quotidiana, la fraseologia e le espressioni idiomatiche più ricorrenti, il codice eterogeneo della borghesia cittadina.

 
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